L’impatto dell’alimentazione sulla sicurezza
Sì, perché quello che il pesce mangia potrebbe contenere dei contaminanti potenzialmente pericolosi per l’uomo. La filiera del pesce allevato è strettamente controllata e la legge impone dei limiti stringenti rispetto alla presenza di contaminanti nei mangimi, cosa che nel pesce pescato, per ovvi motivi, non si può accertare.
Curiosamente i consumatori hanno a volte la percezione di una maggiore qualità e sicurezza del pesce pescato perché più "naturale". In realtà del pesce pescato non sappiamo quasi nulla se non la zona di pesca, che non corrisponde a un Paese specifico, bensì ad una macro zona a livello geografico: ad esempio, la zona FAO 37 include tutto il Mediterraneo e il Mar Nero. Al contrario, il pesce allevato è seguito e controllato, a livello di requisiti di alimentazione e dell’ambiente di allevamento, durante tutto il suo ciclo di vita. Questo è uno dei grandi vantaggi, in termini di sicurezza, dell’acquacoltura: è possibile risalire alle singole materie prime con cui sono composti i mangimi, che a loro volta sono sottoposti a rigidi controlli per garantirne la qualità, la sicurezza e l’assenza di contaminanti pericolosi per l’uomo.