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◇​   OP Acquacoltura Orbetello

      Società Consortile a r.l.

 

◇​   Via Comunale di Ansedonia , 4

      58015 Orbetello (GR)

 

◇​   P.Iva e C.F. 01578010538

 

Progetto Digital fishing and aquaculture.
Operazione selezionata nel quadro del Po Feamp 2014-2020. Ammontare del sostegno finanziario dell’Unione Europea : 60.000 euro.

◇​   info@orbetelloacquacoltura.it

 

◇​   coopam@coopam.it

 

◇​   +39 0564 893142

 

  

 

Le Ricette del pesce di Orbetello


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Le nostre SpiGolosità!

 

TORNA A GALLA!

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Le ricette con la Spigola, l'Orata e l'Ombrina di Orbetello, non possono che essere sempici. Cucinare e gustare il pesce fresco e di alta qualità è semplice, veloce e dagli ottimi risultati per il palato e per la salute. 

​Orata di Orbetello

in crosta

 

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1 Orata DI Orbetello  di circa 1,2 kg

250 g circa di sale grosso

250 g circa di sale fino

7-800 g di farina 00

2 uova

erbe aromatiche assortite: (timo, rosmarino, prezzemolo, finocchietto, maggiorana, ecc.)

 

Il giorno precedente preparare un trito con le erbe aromatiche e miscelarle con i due sali e con la farina setacciata raccogliendo il tutto in una ciotola ampia. Fare una fontana e versare le uova battute e un bicchiere d’acqua. Amalgamare bene impastando con le mani e aggiungendo poca acqua se il composto è troppo compatto. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare la pasta in frigo per tutta la notte.

Il giorno dopo, squamare l’orata, tagliare le pinne tutto intorno, svuotarla, lavarla e asciugarla. Sistemare la pasta sulla spianatoia ben infarinata e stendere con il mattarello cercando di ottenere in ovale di circa 1/2 cm di spessore.

Sistemare l’orata al centro dell’ovale eavvolgerla con la pasta di sale sigillando bene la chiusura, cercando di mantenere all’involucro la forma del pesce. Fare delle incisioni a losanga con il coltello e pennello la pasta con un tuorlo diluito con un goccio d'acqua. Adagiarla in una placca rivestita di cartaforno e infornare a 200°  per 40 minuti.

Quando è pronta, accoodarla nel piatto da portata e, quando è in tavola, praticare una lunga incisione lungo tutta la pasta e allargando delicatamente l’apertura in modo da poter sfilettare il pesce direttamente dentro l’involucro e distribuirlo nei piatti. Se il pesce è freschissimo, cucinato così, non ha bisogno di alcun condimento ma ci può stare bene un filo di olio extravergine d’oliva di gusto delicato. 

 

​Spaghetti

con Spigola di Orbetello

 

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500 gr di spaghetti

1 Spigola di Orbetello da 500/600 gr

1 cipolla di Tropea di grandezza media

20 pomodorini ciliegino

1 bicchiere di vino bianco secco

1 pizzico di sale

olio evo

un bel mazzo di basilico

2 spicchi di aglio

ghiaccio

 

Sfilettare il pesce, prendere la lisca privarla della testa e sciacquare accuratamente sotto acqua corrente fredda per rimuovere eventuali residui di sangue.

 

In un tegame scaldare un cucchiaio di evo, mettere  due spicchi d'aglio interi e aggiungere le lische ben asciutte. Rosolare il tutto e bagnare con il vino bianco, lasciare evaporare e mettere tre bicchieri di ghiaccio. Si usa il ghiaccio perchè lo shock termico favorisce la fuoriuscita dei grassi e del sapore dalla lisca.

Lasciare sul fuoco fino a che il ghiaccio non sia completamente sciolto e lasciare bollire per 5 minuti. Passare il tutto in un colino.

Abbiamo così ottenuto un fondo di pesce, anche chiamato fumetto.

 

A questo punto in un tegame largo mettere un cucchiaio di olio e a fuoco basso far appassire la cipolla tagliata a julienne, dopodiché aggiungere i pomodorini tagliati a metà, regolare di sale ed aggiungere il fumetto preparato in precedenza. Lasciar sobbollire 5 minuti a fuoco basso.

Nel frattempo prendere il filetto di branzino, privarlo della pelle, tagliarlo a striscioline e aggiungerlo al resto degli ingredienti. Aggiungere anche il basilico sempre tagliato a julienne.

 

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata per 9 minuti, scolarli e terminare la cottura nella salsa di modo che si insaporiscano a dovere.

 

Se si vuole si può sbriciolare grossolanamente una frisella sopra gli spaghetti, avendo così un effetto croccantezza molto piacevole.

​Tartare

di Ombrina di Orbetello

 

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450 g di ombrina

90 g di capperi

40 g di pistacchi

12 pomodorini

succo di 1 limone

olio extravergine di oliva q.b.

sale q.b. pepe q.b.

La Tartare di Ombrina con pomodorini, limone, pistacchi e capperi è un antipasto di pesce perfetto per gli amanti del crudo.

La carne di questo pesce ha un buon contenuto di proteine come quelle dei gruppi B e D e grassi “salutari” ed è indicata anche per chi segue una dieta o ha semplicemente voglia di un piatto leggero ma ricco di gusto.

Preparazione

Mettete il succo di limone, cinque cucchiai di olio di oliva, sale e pepe e tenete da parte. Sciacquate i capperi dal sale e asciugateli con carta cucina. Tritate i pistacchi e tagliate i pomodorini a cubetti. Prendete i filetti di ombrina tagliateli a cubetti e metteteli in una terrina, condite con l’emulsione preparata in precedenza, mescolate poi unite anche i capperi, i pistacchi e i pomodorini.

Mescolate nuovamente e con l’aiuto di un coppapasta distribuite la tartare di pesce direttamente su quattro piatti da portata.

 

 

 

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le nostre ricette

Cosa significa che il pesce allevato è più controllato di quello pescato?

2019-06-12 19:40

Admin

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Cosa significa che il pesce allevato è più controllato di quello pescato?

Il pesce allevato è più controllato di quello pescato

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Il pesce allevato è più controllato di quello pescato


Rispetto al pescato, del quale si conoscono solamente la zona e il metodo di cattura, il pesce allevato è soggetto a rigidi controlli dal momento della nascita fino al consumo. Inoltre, è completamente tracciabile: è possibile risalire a ritroso la filiera, ripercorrendo la sua "storia" dal banco del supermercato alla sua nascita.


La possibilità di esercitare un controllo totale sul prodotto è uno dei vantaggi offerti dall’acquacoltura. Qui il pesce viene infatti controllato costantemente, dalla nascita fino al consumo, permettendo all’allevatore di intervenire in ogni momento per garantire un processo qualitativo ottimale. La normativa europea, e di conseguenza quella nazionale, impongono infatti un severo controllo lungo tutte le fasi della filiera: dai mangimi utilizzati per nutrire il pesce alle tecniche di allevamento, alla qualità delle acque fino alle pratiche di abbattimento, conservazione, trasporto e distribuzione. Oggi, i prodotti dell’acquacoltura italiana sono perfettamente monitorabili e rintracciabili: in altre parole, è possibile risalire la filiera, ripercorrendo la "storia" del pesce dal banco del supermercato alla sua nascita. A tal fine, gli operatori di acquacoltura utilizzano vari sistemidi documentazione ed etichettatura per tracciare le produzioni lungo ogni fase del processo produttivo, garantendo l’origine delle materie prime e la trasparenza dei processi.