Un allevamento gestito responsabilmente e nel rispetto delle norme esistenti assicura all’animale un adeguato livello di benessere. Un animale che soffre ha per di più effetti negativi sulla resa qualitativa finale: è nell’interesse dell’allevatore, quindi, che ciò non avvenga.
Il rispetto del benessere animale in allevamento - inteso come stato di buona salute fisica e psichica - ha assunto grande rilevanza negli ultimi anni in tutta Europa, coinvolgendo sia le filiere zootecniche che ittiche. Il primo interessato allo stato di salute e benessere dei pesci è proprio l’allevatore, per il quale le terapie veterinarie comporterebbero dei costi aggiuntivi rispetto all’ordinaria gestione dell’allevamento. Inoltre, eventuali fattori di stress e cattive condizioni di vita, non solo generano sofferenza inutile, ma possono avere anche un’influenza negativa sulla qualità del prodotto. Una buona gestione dell’allevamento, l’uso di alimenti funzionali, la vaccinazione e il controllo sanitario continuo fanno sì che il rischio di contrarre malattie possa addirittura essere minore rispetto a quanto si verificherebbe in libertà.